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Distorsione di Caviglia, come trattarla dalla fase acuta al recupero completo

La maggior parte di infortuni alla caviglia è con movimento interno della pianta del piede, questo tipo di distorsione è detta distorsione in inversione.

Quando questo accade è opportuno intervenire attraverso il protocollo RICE:

REST, ICE, COMPRESSION, ELEVATION nella fase acuta

 

Il termine R.I.C.E, acronimo che tradotto significa RIPOSO, GHIACCIO, COMPRESSIONE, ELEVAZIONE indica il tipo di trattamento da utilizzare in caso di contusioni di tendini o muscoli. Si consiglia il riposo fisico, con utilizzo del ghiaccio, bendaggio della zona gonfia ed elevazione dell’arto per evitare il ristagno dei liquidi. Il ghiaccio deve essere deve essere applicato sulla zona lesa per 10 minuti ogni 2 ore nella fase acuta.

 

NON BISOGNA MAI PORRE IL GHIACCIO A DIRETTO CONTATTO PER OLTRE I 20 MINUTI. L’esposizione prolungata al freddo produce l’effetto opposto , ossia una vasodilatazione.

L’immobilizzazione è da valutare in quanto a durata, in base al livello di gonfiore ed al tipo di lesione.

 

A questo punto è corretto procedere con una fasciatura che dovrà essere applicata immediatamente dopo il trauma, per aiutarti a limitare l'edema e l'ematoma. Quello che ti serve è un bendaggio sopra ad un cerotto salvapelle, per proteggere la cute. Esegui la fasciatura stando attento a non bloccare mai la circolazione. Se il gonfiore dopo qualche ora non diminuisce rivolgiti al tuo medico o direttamente al Pronto Soccorso: potresti necessitare dell’aspirazione di liquido, di un bendaggio rigido o, nel peggiore dei casi, di un’ingessatura.

Spesso viene applicata in questa fase una fascia elastica, anche se ho notato molti miglioramenti tra i pazienti applicando inizialmente una fasciatura con benda allo zinco ed in seguito l'utilizzo di benda elastica.

 

Una volta passata la fase iniziale della limitazione con fasciatura è molto importante iniziare la mobilizzazione del perone, delle ossa del tarso e metatarso, una decoattazione dell’articolazione in oggetto e l’esecuzione di un lieve massaggio di scarico, che aiuti l’assorbimento dell’ematoma.

Spesso sono utilizzati elettromedicali, come la Tecar, utili a stimolare il microcircolo, ridurre il dolore al carico e la misura della circonferenza bimalleolare, ed è in questa fase che tra una seduta ed un'altra normalmente si utilizza il Kinesio-tape. 

Questo tipo di trattamento agevola i movimenti cutanei e muscolari in modo da ottenere un effetto terapeutico sulle zone trattate. Il nastro è costituito da cotone con adesivo; esso presenta un’elasticità sovrapponibile a quella cutanea e resistente all’acqua.

Il nastro, stimolando la sensibilità esterocettiva, riduce la stasi linfatica ed ematica, migliora la microcircolazione locale e permette l’assorbimento degli eventuali edemi. Infatti, sollevando la cute, dilata gli spazi interstiziali e riduce la pressione sottocutanea.

È importante, prima dell’applicazione, ricercare il movimento muscolare ed articolare, applicando il nastro in modo da determinare micro movimenti locali e provocare la sua azione decompressiva, grazie alla formazione di pieghe durante il movimento.

 

Riassumendo le funzioni principali del tape sono sei:

1. Allieva il dolore

2. Normalizza la tensione muscolare

3. Rimuove la congestione venosa e linfatica

4. Migliora la vascolarizzazione sanguigna

5. Corregge l’allineamento articolare

6. Migliore l’assetto posturale

 

In caso di distorsione alla caviglia è utile, in fase sub-acuta, un’applicazione di kinesio-tape a polipo, in modo da migliorare la vascolarizzazione sanguigna e ridurre il gonfiore.

Superata la fase sub-acuta, in caso di ritorno ad attività sportiva, è consigliabile applicare, per le prime volte, il kinesio-tape come supporto all’articolazione.

 

C’è inoltre una percentuale di situazioni in cui, in seguito a una distorsione, si verifica una seconda distorsione o si continuano a manifestare sintomi quali debolezza, sensazione di cedimento e dolore, tecnicamente detti instabilità cronica di caviglia, per questo una volta che il paziente avrà un carico indolore, sarà giunto il momento di incominciare con gli esercizi di rinforzo e propriocettivi; essi sono mirati principalmente al rinforzo dei muscoli stabilizzatori dell’articolazione della caviglia. Per il rinforzo muscolare sono molto utili gli esercizi con gli elastici al piede.

 

In caso di distorsione sono utilizzate anche tavolette propriocettive, su cui il paziente deve collocarsi in stazione eretta, cercando di mantenere l’equilibrio, le prime volte con entrambi i piedi, poi con uno solo.

 

 

Ottima integrazione alle sedute Fisioterapiche è anche l’idrokinesiterapia, una terapia che utilizza gli effetti benefici dell’acqua a scopo riabilitativo, dopo un trauma, un intervento chirurgico o per aiutare a mantenere la muscolatura rilassata.

In vasca, ad una temperatura di 32/36 gradi, con immersione del corpo fino all’altezza delle spalle, il paziente inizia ad effettuare esercizi di spostamento in tutte le direzioni, simulando una deambulazione corretta, pedalata in acqua e salita su di uno step; tutto ciò è permesso dall’alleggerimento del peso corporeo stesso che è in immersione.

 

Considerando un soggetto con distorsione di caviglia, è bene consigliare un inizio di terapia riabilitativa in acqua nella fase sub-acuta, dopo aver messo in pratica il protocollo conservativo.

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